di MoVimento 5 Stelle Europa
Il Movimento 5 Stelle si è sempre battuto per leliminazione dei tax rulings, ovvero quegli accordi speciali tra multinazionali e Governi che portano vantaggi sleali ad entrambe le parti. Limpresa di turno giova di una tassazione speciale applicata tramite una sede in uno dei paradisi fiscali del mondo (Irlanda, in questo caso, ma soprattutto Lussemburgo e altri). Il Governo incamera i soldi delle aliquote agevolate che altrimenti non vedrebbe mai, in quanto la sede in cui lazienda genera il profitto è fuori dai confini nazionali.
Questa pratica è uno dei mestieri più vecchi del mondo ed è in essere anche allinterno degli Stati membri dellUnione Europea, che continuano a farsi concorrenza sleale tra il silenzio generale. Vi ricordate cosa successe col caso lussemburghese del presidente Jean-Claude Juncker? Le colpe, come abbiamo più volte evidenziato, sono da dividere in entrambe le parti. La commissaria europea Margrethe Vestager ha compiuto unazione giusta e coraggiosa, ma solo per metà.
I soldi che Apple deve risarcire non dovrebbero tornare in Irlanda, in quanto proprio questo Paese ha sempre incentivato lelusione con meccanismi fiscali oscuri. Allo stesso modo, è assurdo che le multinazionali rifondano il Lussemburgo, o – uscendo dallEuropa – le isole Isole Cayman. Ad essere truffate, in primis, ci sono le milioni di PMI che pagano la tassazione corretta (e asfissiante) nel posto in cui effettivamente generano la loro ricchezza. Sono loro a dover essere risarcite.
Apple è solo una delle centinaia di grosse aziende che usa questi schemi elusivi in Europa, mentre le piccole aziende chiudono per fisco eccessivo. La lotta alla grande elusione ed evasione fiscale dovrebbe essere una priorità della politica internazionale – per evitare lineguaglianza -, ma la volontà risolutiva ad oggi è scarsa a causa dei forti interessi in gioco.
Il Movimento 5 Stelle ritiene che la Commissione europea non sia in grado di affrontare questa sfida come priorità, vista la condotta incentivata in Lussemburgo per un ventennio dal Presidente Jean Claude Juncker. Bisogna assolutamente agire ex ante con regole e non ex post con sanzioni, affinché le aziende paghino le tasse laddove svolgono realmente lattività.
Oltre il danno la beffa: con questo sistema sanzionatorio (attraverso la disciplina degli aiuti di Stato) vengono premiate doppiamente le nazioni che hanno incentivato queste condotte immorali. La multa di Apple infatti la intascherà il Governo irlandese e non gli Stati che hanno subito l’elusione fiscale.
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